Guida sull'AI Act dell'Unione Europea

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Guida sull'AI Act dell'Unione Europea

Intelligenza Artificiale -AI-
Pubblicato da Maria Teresa De Luca in Guide · 25 Novembre 2024
Guida sull'AI Act dell'Unione Europea
L'AI Act, o Regolamento sull'Intelligenza Artificiale, rappresenta una proposta normativa dell'Unione Europea presentata nell'aprile 2021, finalizzata a definire un quadro regolatorio organico per la progettazione, l'utilizzo e la commercializzazione di sistemi di intelligenza artificiale (IA) nell'UE.
Tale regolamento nasce dall'esigenza di garantire sicurezza, trasparenza e tutela dei diritti fondamentali, promuovendo al contempo l'innovazione tecnologica e la competitività del settore europeo. In questa breve guida, esamineremo in dettaglio i principali aspetti dell'AI Act, con un'analisi approfondita delle sue implicazioni normative e strategiche.
1. Struttura e Obiettivi dell'AI Act
L'AI Act si basa su un approccio risk-based per classificare e regolamentare i sistemi di IA.
Gli obiettivi principali sono:
- Promuovere l'innovazione tecnologica e la competitività dell'industria europea, assicurando un ambiente regolamentare prevedibile e favorevole allo sviluppo.
- Mitigare i rischi connessi all'adozione dell'IA, proteggendo la sicurezza, la salute e i diritti fondamentali degli individui.
- Garantire la fiducia degli utenti nei confronti dei sistemi di IA, grazie a requisiti di trasparenza, sicurezza e supervisione umana.
L'approccio normativo dell'AI Act riprende il modello del GDPR, puntando a un'applicazione uniforme in tutti gli Stati membri per ridurre le disparità normative e creare un mercato unico per l'IA.
2. Classificazione dei Sistemi di IA in Base al Rischio
Una delle caratteristiche distintive dell'AI Act è la classificazione dei sistemi di IA in quattro categorie di rischio, ciascuna con specifiche misure regolatorie.
2.1 Rischio Inaccettabile
I sistemi di IA ritenuti a rischio inaccettabile sono vietati, poiché potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica e i diritti fondamentali. Esempi di tali sistemi includono:
- Sistemi di social scoring analoghi a quelli utilizzati in alcune giurisdizioni extraeuropee, che valutano la fiducia dei cittadini sulla base del loro comportamento sociale.
- Tecniche di manipolazione subliminale, progettate per sfruttare le vulnerabilità psicologiche degli utenti senza il loro consenso esplicito.
- Sistemi di riconoscimento biometrico in tempo reale in spazi pubblici, salvo deroghe specifiche per motivi di sicurezza pubblica.
2.2 Rischio Alto
I sistemi di IA considerati ad alto rischio comprendono quelli che possono avere un impatto significativo sui diritti fondamentali e sulla sicurezza delle persone. Esempi rilevanti includono:
- Ambito sanitario: sistemi utilizzati per la diagnosi medica o il supporto clinico.
- Ambito giudiziario: strumenti impiegati nel processo decisionale giudiziario o penale.
- Occupazione: applicazioni utilizzate per la selezione del personale o la valutazione delle prestazioni.
Questi sistemi sono soggetti a requisiti stringenti di conformità, tra cui trasparenza, documentazione, gestione del rischio e supervisione umana.
2.3 Rischio Limitato
I sistemi di IA a rischio limitato non sono soggetti ad autorizzazioni specifiche, ma devono rispettare obblighi di trasparenza. Un esempio tipico è rappresentato dai chatbot, per i quali è necessario informare l'utente che sta interagendo con una macchina e non con un essere umano.
2.4 Rischio Minimo o Nullo
Questa categoria comprende la maggior parte dei sistemi di IA, come ad esempio i filtri antispam o i videogiochi basati su IA, per i quali non sono previsti obblighi specifici di conformità.
3. Obblighi per i Sistemi di IA ad Alto Rischio
I sistemi di IA ad alto rischio sono soggetti a una serie di obblighi che garantiscono la loro sicurezza e trasparenza:
- Valutazioni di conformità: Gli sviluppatori sono tenuti a condurre verifiche periodiche per assicurare che i sistemi rispettino i requisiti normativi. Le valutazioni devono essere aggiornate ogniqualvolta vengano apportate modifiche sostanziali al sistema.
- Gestione del rischio: Deve essere implementato un processo strutturato per identificare, valutare e mitigare i rischi associati all'uso del sistema di IA.
- Documentazione tecnica e registrazione: Ogni sistema deve essere corredato da documentazione dettagliata, che includa la descrizione degli algoritmi utilizzati e dei dati impiegati per l'addestramento.
- Supervisione umana: La supervisione deve essere garantita per prevenire effetti potenzialmente dannosi derivanti da decisioni automatizzate.
4. Divieti e Limitazioni
L'AI Act impone divieti su alcune tecnologie di IA ritenute particolarmente pericolose per la collettività. In particolare, vieta:
- Sistemi di IA progettati per manipolare il comportamento umano in modo tale da arrecare danno fisico o psicologico agli individui.
- Riconoscimento biometrico in tempo reale negli spazi pubblici, tranne in contesti molto specifici, come la prevenzione di gravi minacce alla sicurezza.
5. Governance e Sorveglianza
L'attuazione dell'AI Act è supervisionata da autorità nazionali competenti, con un coordinamento a livello sovranazionale attraverso il Comitato Europeo per l'IA. Questo organismo ha il compito di promuovere un'applicazione uniforme del regolamento e di facilitare la cooperazione tra le autorità degli Stati membri.
Ogni Stato membro è tenuto a designare una o più autorità di vigilanza per garantire la conformità al regolamento, con poteri di ispezione e verifica delle tecnologie AI implementate.
6. Promozione dell'Innovazione e Sandboxes Normative
L'AI Act prevede la creazione di sandbox normative, cioè ambienti controllati in cui sviluppatori, aziende e ricercatori possono testare nuove tecnologie di IA senza essere soggetti a tutti i requisiti regolamentari. Queste sandbox offrono l'opportunità di sviluppare e sperimentare innovazioni in modo sicuro, sotto la supervisione delle autorità competenti.
7. Sanzioni per Violazioni
L'AI Act prevede sanzioni significative per le violazioni, sul modello del GDPR. Le sanzioni possono raggiungere fino al 6% del fatturato globale annuo dell'azienda per le infrazioni più gravi. Questo approccio ha l'obiettivo di garantire che le aziende si impegnino seriamente nella conformità ai requisiti del regolamento.
8. Impatto sull'Ecosistema dell'IA e Considerazioni Finali
L'AI Act costituisce una delle prime iniziative normative a livello globale volte a regolamentare in maniera organica e coerente l'intelligenza artificiale.
Il suo approccio mira a bilanciare l'esigenza di innovazione tecnologica con la necessità di garantire il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà individuali.
Questo regolamento istituisce standard rigorosi di trasparenza, responsabilità e sicurezza, che potrebbero fungere da modello per altre giurisdizioni internazionali.
L'AI Act avrà un impatto profondo sulle modalità di sviluppo e impiego dei sistemi di IA da parte delle aziende, sia europee che internazionali.
Le imprese saranno chiamate a investire significativamente in misure di conformità e a ripensare le loro pratiche di sviluppo per assicurare la rispondenza ai requisiti normativi.
Tuttavia, il regolamento intende anche costruire un ambiente di fiducia per i cittadini, promuovendo l'adozione diffusa delle tecnologie basate sull'IA.
In conclusione, l'AI Act rappresenta una sfida complessa e un'opportunità strategica.
Se da un lato introduce nuove responsabilità e obblighi per i fornitori di IA, dall'altro offre un quadro normativo chiaro e omogeneo che potrà rendere l'Europa un leader nella regolamentazione e nello sviluppo responsabile delle tecnologie di intelligenza artificiale.



© 2020-2025 Studio Legale Avv. Maria Teresa De Luca
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