LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA IL PLAYBOOK SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER IL GOVERNO DEL REGNO UNITO E L’AI ACT DELL’UNIONE EUROPEA
Pubblicato da Maria Teresa De Luca in Evidenza · 12 Febbraio 2025
LE PRINCIPALI
DIFFERENZE TRA IL PLAYBOOK SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER IL GOVERNO DEL
REGNO UNITO E L’AI ACT DELL’UNIONE EUROPEA
1. Approccio
Regolatorio
Unione Europea: regolamentazione rigorosa e
basata sul rischio
L’AI Act dell’UE si basa su un approccio fondato sul rischio e prevede una regolamentazione dettagliata dei sistemi di intelligenza artificiale, distinguendoli in quattro categorie:
L’AI Act dell’UE si basa su un approccio fondato sul rischio e prevede una regolamentazione dettagliata dei sistemi di intelligenza artificiale, distinguendoli in quattro categorie:
- Rischio inaccettabile (vietati, come il riconoscimento facciale in tempo reale in spazi pubblici per scopi di sorveglianza).
- Rischio alto (es. sistemi usati in ambiti critici come sanità, giustizia e istruzione, sottoposti a obblighi di conformità rigorosi).
- Rischio limitato (sistemi che richiedono requisiti di trasparenza, ad esempio chatbot che devono identificarsi come tali).
- Rischio minimo (sistemi non regolamentati specificamente).
Questo approccio mira a garantire la protezione
dei diritti fondamentali dei cittadini europei, la sicurezza e l’affidabilità
dei sistemi AI. È un modello precauzionale, che sacrifica in parte la
flessibilità per assicurare un alto livello di controllo e prevedibilità
giuridica.
Regno Unito: regolamentazione
flessibile e principi guida
Il framework
britannico si distingue per la sua natura più flessibile e meno prescrittiva.
Si basa su linee guida etiche e principi di base che non impongono
obblighi legali vincolanti ma offrono un riferimento per l’utilizzo
responsabile dell’AI.
L’approccio del Regno Unito evita una classificazione basata sul rischio e si concentra su principi quali:
L’approccio del Regno Unito evita una classificazione basata sul rischio e si concentra su principi quali:
- Sicurezza e affidabilità: assicurare che i sistemi AI siano progettati per minimizzare i rischi.
- Trasparenza: garantire che gli utenti comprendano come funzionano i sistemi AI.
- Contestabilità: offrire agli utenti la possibilità di sfidare decisioni automatizzate.
- Equità e responsabilità: minimizzare i pregiudizi e favorire processi decisionali etici.
L’obiettivo è
promuovere la fiducia nei sistemi AI senza soffocare l’innovazione tecnologica
con regolamenti stringenti.
2. Ambito di applicazione
Unione
Europea: un focus specifico sui sistemi AI avanzati
L’AI Act si
applica unicamente a quei sistemi che soddisfano determinate condizioni di
autonomia e adattabilità, tipiche dei sistemi di intelligenza artificiale che
possono modificare il loro comportamento senza intervento umano significativo.
L’attenzione è quindi posta sui sistemi che potrebbero avere un impatto
significativo sui diritti fondamentali o sulla sicurezza dei cittadini. Ciò
implica che tecnologie meno avanzate o che non rientrano nelle definizioni
formali di AI potrebbero essere escluse dal regolamento.
Regno Unito: applicazione
più ampia e generica
Le linee guida
britanniche sono pensate per abbracciare qualsiasi utilizzo di tecnologie
automatizzate, anche se non strettamente rientranti nella definizione di
intelligenza artificiale. Ciò consente un campo di applicazione più ampio,
includendo tecnologie non completamente autonome ma che comunque influenzano i
processi decisionali.
3. Finalità
Unione
Europea: protezione dei diritti e certezza legale
L’obiettivo
principale dell’UE è tutelare i diritti fondamentali, quali il diritto alla
privacy, alla non discriminazione e alla trasparenza. L’AI Act crea un quadro
normativo chiaro per le imprese, garantendo certezza legale e uniformità in
tutta l’Unione Europea.
Tuttavia, la regolamentazione rigida può essere percepita come un ostacolo alla competitività, specialmente rispetto a paesi con regolamentazioni più permissive.
Tuttavia, la regolamentazione rigida può essere percepita come un ostacolo alla competitività, specialmente rispetto a paesi con regolamentazioni più permissive.
Regno Unito: promozione
dell’innovazione tecnologica
Il Regno Unito
pone un’enfasi maggiore sull’eccellenza tecnologica e sull’innovazione.
Il framework
britannico mira a creare un ambiente favorevole allo sviluppo tecnologico,
evitando normative rigide che potrebbero frenare le start-up e le imprese
tecnologiche. La flessibilità consente un adattamento dinamico a nuove
tecnologie senza dover attendere aggiornamenti normativi formali.
Conclusioni
In sintesi, le
differenze tra i due approcci possono essere riassunte così:
- L’Unione Europea punta su un modello di regolamentazione precauzionale, con regole rigide che proteggono i diritti fondamentali ma possono rallentare l’innovazione tecnologica.
- Il Regno Unito adotta un approccio liberale, concentrandosi su linee guida etiche e flessibili che favoriscono l’innovazione ma lasciano un margine di incertezza sull’applicazione pratica.
Queste
divergenze riflettono due visioni strategiche diverse: da un lato, la sicurezza
e l’affidabilità, dall’altro, la competitività tecnologica. Tale differenza
potrebbe influenzare il posizionamento delle imprese europee e britanniche nei
mercati globali e il loro grado di attrattività per gli investimenti.