PROFESSIONISTA DELEGATO 4.0: COMPETENZE TECNOLOGICHE PER UNA NUOVA ERA

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PROFESSIONISTA DELEGATO 4.0: COMPETENZE TECNOLOGICHE PER UNA NUOVA ERA

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Pubblicato da Maria Teresa De Luca in Informazione · 22 Novembre 2024
PROFESSIONISTA DELEGATO 4.0: COMPETENZE TECNOLOGICHE PER UNA NUOVA ERA

La figura del professionista delegato, per anni ancorata a compiti principalmente procedurali e
amministrativi, sta vivendo una trasformazione profonda grazie alla digitalizzazione del sistema
giudiziario. L’introduzione di strumenti tecnologici avanzati, in particolare nell’ambito delle
esecuzioni immobiliari, impone una ridefinizione delle competenze richieste, con un ampliamento
del bagaglio professionale verso ambiti tradizionalmente non considerati di pertinenza giuridica.

La trasformazione del contesto operativo

Il Processo Civile Telematico (PCT) ha rappresentato il primo passo verso un cambiamento
strutturale, ma il vero punto di svolta è stato l’introduzione del portale delle vendite pubbliche,
obbligatorio per la pubblicazione degli avvisi e per la gestione telematica delle aste. Questo
strumento ha reso indispensabile per i professionisti delegati l’acquisizione di competenze tecniche
specifiche per operare in un contesto che non tollera errori di natura procedurale o tecnica.
Ad esempio, il deposito degli atti attraverso il sistema telematico richiede una rigorosa conoscenza
degli standard imposti dal Ministero della Giustizia, oltre a una padronanza delle firme digitali e dei
sistemi di autenticazione.

Le nuove competenze richieste al professionista delegato

La tradizionale preparazione giuridica del professionista delegato deve ora integrarsi con
competenze trasversali di natura tecnologica e gestionale. Tra queste:
1. Competenze digitali avanzate: Non solo il semplice utilizzo di strumenti telematici, ma anche la
capacità di risolvere problematiche tecniche legate al caricamento e alla verifica dei documenti, alla
gestione dei certificati digitali e alla sicurezza informatica.
2. Cybersecurity e protezione dei dati: Il professionista è tenuto a garantire la protezione dei dati
sensibili trattati, nel rispetto del GDPR e delle linee guida emanate dal Garante per la Protezione dei
Dati Personali.
3. Capacità di analisi dei flussi procedurali: L’utilizzo di software per il monitoraggio e la gestione
delle procedure permette di ridurre errori e ritardi, ma richiede la capacità di interpretare dati e
report per ottimizzare le attività.

Tecnologie emergenti a supporto del professionista

L’orizzonte tecnologico per i prossimi anni lascia intravedere ulteriori innovazioni che potranno
affiancare il professionista delegato:
- Intelligenza artificiale (IA): Applicazioni di machine learning già sperimentate nel settore bancario
potrebbero essere adottate per analizzare i dati delle esecuzioni, suggerire strategie di vendita
ottimali o prevedere tempi di conclusione delle procedure.
- Blockchain: Sebbene ancora in fase embrionale, questa tecnologia potrebbe essere impiegata per
garantire una maggiore trasparenza nelle vendite giudiziarie, assicurando la tracciabilità di ogni
operazione, dall’offerta al trasferimento di proprietà.
- Automazione dei processi: Software sempre più avanzati permetteranno di automatizzare attività ripetitive come la generazione di verbali, lasciando al professionista maggiore tempo per le valutazioni giuridiche e strategiche.

Implicazioni deontologiche e responsabilità del professionista delegato

L’adozione di tecnologie digitali non è esente da rischi per il professionista, in particolare sotto il profilo deontologico. L’art. 12 del Codice Deontologico Forense richiama l’obbligo di diligenza, che si estende anche alla gestione di strumenti tecnologici. Errori tecnici o violazioni dei dati personali potrebbero costituire un inadempimento rilevante sotto il profilo professionale.
Inoltre, l’utilizzo di strumenti automatizzati o basati su intelligenza artificiale deve sempre essere subordinato al giudizio critico del professionista, che non può delegare a macchine o algoritmi decisioni che comportano valutazioni discrezionali o strategiche.

Conclusioni

La digitalizzazione delle procedure esecutive non è solo un’opportunità per migliorare l’efficienza e la trasparenza, ma anche una sfida che richiede al professionista delegato di evolvere continuamente. Investire nella formazione su strumenti tecnologici e sulle loro implicazioni giuridiche sarà fondamentale per affrontare con successo questa trasformazione.
Il professionista delegato 4.0 non sarà solo un esperto giuridico, ma un punto di raccordo tra diritto e tecnologia, capace di coniugare la tradizione del sapere forense con l’innovazione richiesta dalla modernità.



© 2020-2025 Studio Legale Avv. Maria Teresa De Luca
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
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